VENERDI 29 ottobre 2021
spettacolo ore 21.15
SABATO 30
ottobre 2021
spettacolo ore 21.15
DOMENICA 31 ottobre 2021
spettacolo ore 18.00LUNEDI 1 novembre 2021
spettacolo ore 18.00
A Nizza un regista gira la storia di una sposina che fugge col suocero, e il set vive la mobilitazione incrociata di crisi e sentimenti tra personaggi della finzione e della realtà. Celebratissimo (premio Oscar per il miglior film straniero), e il più sincero e interessante, tra i film sull’amour du cinéma: Truffaut rende omaggio a Welles, a Renoir, a Hitchcock, ma soprattutto dà splendida messinscena “alla domanda che mi tormenta da trent’anni: il cinema è più importante della vita? [...] Non ci sono intoppi nei film, non ci sono rallentamenti, i film vanno avanti come treni nella notte”. Effetto notte è il ‘film su un film’ per eccellenza, un vertiginoso gioco di specchi fra realtà e finzione. “Sei un bugiardo” scrive Godard al regista dei 400 colpi dopo averlo visto. Ma cosa sono per Truffaut i film se non il più meraviglioso degli inganni., un certo tipo di cinema si è appena concluso, forse è finito, allora mettiamo il punto finale, facciamo vedere che tutto è permesso. Quello che volevo era partire da una storia convenzionale e rifare, ma diversamente, tutto il cinema che era già stato fatto”. (Jean-Luc Godard)
(La Nuit américaine, Francia-Italia/1973)
Regia di François Truffaut
Sceneggiatura: Suzanne Schiffman, Jean-Louis Richard, François Truffaut.
Fotografia: Pierre-William Glenn. Montaggio: Yann Dedet. S
cenografia: Damien Lanfranchi.
Musica: Georges Delerue.
Interpreti: Jacqueline Bisset (Julie Baker/Paméla), Valentina Cortese (Séverine), Alexandra Stewart (Stacey), Jean-Pierre Aumont (Alexandre), Jean-Pierre Léaud (Alphonse), François Truffaut (Ferrand), Jean Champion (Bertrand), Nathalie Baye (Joëlle).
Produzione: Marcel Berbert per Les Films du Carrosse, PECF, PIC. Durata: 115’
Restaurato da The Criterion Collection in collaborazione con Warner Bros. presso i laboratori Criterion con la supervisione del direttore della fotografia Pierre-William Glenn, a partire da un negativo camera originale 35mm e un interpositivo 35mm