HEAVEN'S GATE - I CANCELLI DEL CIELO


MARTEDI 30 agosto  

ore 20.30

ore 20.00 APERITIVO


MERCOLEDI 31 agosto 

ore 20.30

 
 

(Heaven's Gate, USA/1980)

Regia e sceneggiatura: Michael Cimino. 

Fotografia: Vilmos Zsigmond. Montaggio: Tom Rolf, William Reynolds, Lisa Fruchtman, Gerald B. Greenberg. Scenografia: Tambi Larsen. Musiche: David Mansfield. Interpreti: Kris Kristofferson (James Averill), Christopher Walken (Nathan D. Champion), John Hurt (Billy Irvine), Sam Waterston (Frank Canton), Brad Dourif (Mr. Eggleston), Margaret Benczak (Mrs. Eggleston), Isabelle Huppert (Ella Watson), Joseph Cotten (Reverend Doctor), Jeff Bridges (John L. Bridges), Ronnie Hawkins (Wolcott), Mickey Rourke (Nick Ray), Waldemar Kalinowski (fotografo). Produzione: Joann Carelli per United Artists. Durata: 216'


Wyoming, 1890: la società degli allevatori ordisce l’eccidio legalizzato degli immigrati colpevoli di occupare il territorio. Cimino sposa la possanza epica del western, ma la conquista del sogno libertario e democratico prospera sulla colpa. Film di smisurate ambizioni e di folgorante bellezza, scorciato di un centinaio di minuti, si rivelò all'epoca dell'uscita un flop clamoroso mettendo la United Artists in ginocchio e facendo del regista una bestia nera. Dopo il restauro 'definitivo' del 2012 realizzato da Criterion e supervisionato dallo stesso Cimino, lo spettatore di oggi può finalmente godere del potente e maestoso spettacolo della versione director’s cut.

Un capolavoro dagli eccessi leggendari: budget quadruplicato, tempi di produzione ampiamente sforati, 460 chilometri di pellicola girati per un totale di 220 ore,  Cimino, perfezionista, che replica anche venti o trenta volte le scene. E un flop commerciale che mise definitivamente in ginocchio la United Artists, già stremata dal colossale Apocalypse Now.

Cimino sposa la possanza epica del western per raccontare l'eccidio degli immigrati da parte dei grandi allevatori nel Wyoming di fine Ottocento. La conquista del sogno libertario e democratico prospera sulla colpa. "Ero affascinato dall'idea di portare alla luce questo episodio, in cui degli americani uccidevano altri americani, in cui all'entusiasmo e all'incanto per la giovane nazione si mescolava un sentimento di depressione, di sconfitta degli ideali". Dopo il restauro ‘definitivo' del 2012 realizzato da Criterion e supervisionato dallo stesso Cimino, lo spettatore può finalmente godere del potente e maestoso spettacolo della versione director's cut.

 


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