IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI


MERCOLEDI 30 MARZO ore 21.15

SABATO 2 APRILE ore 18.00


La proiezione di Mercoledi 30 marzo sarà introdotta da Camilla Bartolini (*)

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(*) Camilla Bartolini ha conseguito presso l'Università di Pisa

la laurea magistrale in Storia e forme delle arti visive, dello

spettacolo e dei nuovi media. Insieme a Maurizio Ambrosini è autrice del

volume Capitani, odissee, leviatani. La navigazione nel racconto

cinematografico, pubblicato nel 2012 dalla casa editrice Felici di Pisa.

Dal 2008 collabora con la rivista di cinema on-line «Gli Spietati»

IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI

(Das Cabinet des Dr. Caligari, Germania/1920) di Robert Wiene (75')

Soggetto e sceneggiatura: Carl Mayer, Hans Janowitz. Fotografia: Willy Hameister. Scenografia: Hermann Warm, Walter Reimann, Walter Röhrig. Interpreti: Werner Krauß (Dr. Caligari), Conrad Veidt (Cesare), Friedrich Fehér (Francis), Lil Dagover (Jane), Hans Heinrich von Twardowski (Alan), Rudolf Lettinger (Dr. Olsen). Produzione: Erich Pommer, Rudolf Meinert per Decla Film Gesellschaft.

Restaurato nel 2014 da Murnau Stiftung e Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata

Pietra miliare del cinema tedesco, leggendario classico del muto, precoce esempio di thriller psicologico, primo successo internazionale della cinematografia tedesca dopo la Prima guerra mondiale, prototipo del cinema espressionista. "In Caligari, l'interpretazione espressionista è riuscita con raro successo a evocare la 'fisionomia latente' di una piccola città medievale dai vicoli tortuosi e oscuri, budelli stretti rinserrati tra case sgretolate le cui facciate sbilenche non lasciano mai entrare la luce del giorno. Porte cuneiformi dalle ombre pesanti e finestre oblique dai vani deformi sembrano rodere i muri. Davanti all'esaltazione bizzarra che emana da questa scenografia sintetica di Caligari, ricordiamoci di una dichiarazione di Edschmid: 'l'espressionismo si muove in un'eccitazione perpetua'. Queste case o questo pozzo appena schizzato all'angolo di una stradina sembrano infatti vibrare di una straordinaria vita interiore" (Lotte H. Eisner).