È probabilmente il primo capolavoro di Keaton e uno dei migliori cortometraggi della storia del cinema. Dopo soli quindici film interpretati in tandem con Roscoe ‘Fatty’ Arbuckle tra il 1917 e il 1920, lo stile visivo, il raffinato senso della comicità , la straordinaria inventiva e l’istinto d’attore di Keaton sembrano aver già raggiunto la perfezione. Come scrisse un critico, sorbirsi decine di comiche del muto e poi imbattersi in One Week è come vedere qualcosa che nessun uomo riesce mai a vedere: un giardino mentre fiorisce.
Questo
piccolo film, meravigliosamente costruito attorno al suo vorticoso
carosello di trovate catastrofiche, può essere considerato il primo
capolavoro di Keaton. Che qui si trova manifestamente nel suo elemento
elaborando il genere di gag a lui più congeniali, tra cui l’ingegnoso
stunt che lo vede saltare da una macchina all’altra nel bel mezzo del
traffico; la spettacolare distruzione della macchina; e una delle gag
più impressionanti mai viste con un treno. La sequenza della casa
travolta dalla tromba d’aria, oltre a offrire una serie di memorabili
immagini alla Alice nel paese delle meraviglie, prefigura già Steamboat Bill, Jr.;
la magnifica scena della parete della casa che crolla addosso al
protagonista che ne esce tuttavia illeso rimanendo inquadrato nel vano
della finestra aperta, proposta una prima volta in Back Stage e poi perfezionata in Steamboat Bill, Jr., qui è realizzata su più vasta scala.
(David Robinson, Buster Keaton, Secker & Warburg, Londra 1969)
One Week,
il mio primo film a due rulli, faceva davvero molto ridere... L’ho
diretto insieme a Eddie Cline, come la maggior parte dei miei corti. In
realtà , all’epoca, tutti i membri del nostro staff – l’assistente agli
attrezzi di scena, l’assistente alla regia, il cameraman – erano tutti
dei gag men, era inevitabile. Nel film, mio zio mi regala per le mie
nozze una casa mobile, mentre mia zia il terreno su cui costruirla. Per
vendicarsi, un ex-pretendente della ragazza cambia tutti i numeri
presenti sulle casse dei materiali da assemblare così che alla fine, una
volta montata, la casa è stramba come niente al mondo. Come se non
bastasse, alla fine scopro che neanche il terreno su cui l’abbiamo
costruita è quello giusto.
(Buster Keaton intervistato da George G. Pratt, 1958)
(Una settimana, USA/1920) di Buster Keaton e Eddie Cline (25’)
Regia: Buster Keaton, Eddie Cline
Sceneggiatura: Buster Keaton, Eddie Cline
Fotografia: Elgin Lessley
Interpreti: Buster Keaton (lo sposo), Sybil Seely (la sposa), Joe Roberts (il facchino).
Produzione: Joseph M. Schenck per Comique Film Corporation
Durata: 22’ (due rulli)
Restaurato da Cineteca di Bologna e Cohen Film Collection presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata