16 mm ALLA RIVOLUZIONE


GIOVEDI xx  febbraio 2024

VENERDI xx febbraio 2024

SABATO   xx febbraio 2024

DOMENICA xx febbraio 2024

LUNEDI xx febbraio 2024

MARTEDI  xx febbraio 2024

MERCOLEDI xx febbraio 2024


regia Giovanni Piperno

con Luciana Castellina

un’idea di Giovanni Piperno e Luca Ricciardi 

Scritto da Alessandro Aniballi e Giovanni Piperno 

Montaggio Paolo Petrucci

Suono in presa diretta Fabio Santesarti e Niccolò Bosi

Musiche originali Valerio Vigliar 

Montaggio del suono Riccardo Spagnol

Mix Marco Falloni
Assistente al montaggio Alessandro Aniballi

Color correction, conforming e titoli Mauro Vicentini 

Prodotto da Luca Ricciardi

Una produzione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico


Con il contributo di Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Con la collaborazione di Rai Teche

Documentario a base d’archivio 

Durata: 65’

master: FHD 16/9 – 25 fps 

Nazionalità: Italia 

Lingua originale: Italiano 

Anno: 2023

16 millimetri alla rivoluzione è un film d'archivio per illuminare l'oggi, un viaggio nel tempo, in cui il regista, Giovanni Piperno, parla al presente dialogando con Luciana Castellina, storica dirigente comunista e fondatrice del Manifesto, e tuffandosi nel mare di immagini prodotte per il Partito Comunista tra gli anni '50 e gli '80 da grandi registi italiani. Una riscoperta del fare politica, fatto di impegno, solidarietà, confronto, che riporta inevitabilmente alla luce il cinema di quella generazione: un cinema libero, sperimentale, dal basso, empatico, militante. Zavattini direbbe - e così dice nel film - "un cinema di tanti per tanti".


Navigando liberamente attraverso le immagini prodotte dal PCI tra gli anni ‘50 e gli ‘80 da grandi registi italiani e incontrando lo sguardo di Luciana Castellina, storica dirigente comunista, fondatrice del Manifesto, mai ortodossa e ancora oggi instancabile animatrice politica, Giovanni Piperno si chiede cosa sia stato quel “partito-giraffa”, come lo definì una volta Togliatti, e soprattutto cosa rimanga oggi di un’esperienza che ha coinvolto milioni di persone nel tentativo di trasformare sé stessi e il mondo. Nel viaggio riscopre il senso di una politica fatta di impegno, solidarietà, confronto. E, soprattutto, riscopre il cinema di quella generazione politica: un cinema libero, sperimentale, dal basso, empatico, militante. Come dice Zavattini nel film: “un cinema di tanti per tanti”.