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CINEMA SCUDERIE GRANDUCALI SERAVEZZA

LAGGIU' QUALCUNO MI AMA

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Regia: Mario Martone

Attori: Massimo Troisi

Distribuzione:

Medusa e Vision Distribution

Sceneggiatura: Mario Martone, Anna Pavignano

Fotografia: Paolo Carnera

Montaggio: Jacopo Quadri

Musiche: Pino Daniele, Antonio Sinacra, Luis Bacalov

Produzione: Indiana Production

Distribuzione: Medusa e Vision Distribution
Italia, 2023 - Durata: 118 minGenere: Documentario, Biografico

Laggiù qualcuno mi ama, film diretto da Mario Martone, è un documentario incentrato su Massimo Troisi, che tramite contenuti inediti e una raccolta di testimonianze di colleghi e amici dell'attore racconta il suo genio. Il mito di Massimo Troisi, una figura sempre rimasta viva nell'immaginario del cinema italiano, si rianima nello scorrere delle immagini su quel grande schermo che gli ha dato la gloria, grazie al lavoro di Martone, suo amico e ammiratore, e di Anna Pavignano, compagna di Troisi nella sfera privata e professionale.
Il viaggio compiuto da Mario Martone attraversa il cinema di Massimo Troisi, mostrando le scene dei suoi film nel tentativo di metterlo in luce come regista prima che come attore comico. L'itinerario disegnato da Martone è una parabola artistica di Troisi, che ha inizio dalla sua formazione e dalla vita nella città che accomuna entrambi, Napoli.
Le conversazioni che nascono nel film non sono con persone che Troisi frequentava, ma con artisti che lo hanno ammirato e che inevitabilmente sono stati influenzati dal suo fare cinema. Tra questi Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, nonché diversi critici che si sono dedicati allo studio della sua figura, come Goffredo Fofi. La stessa Pavignano è stata incontrata da Martone, perché essendo stata co-sceneggiattrice di molti film di Troisi, ha potuto raccontare quali erano i processi creativi da cui scaturivano le sue opere.

Mario Martone racconta Massimo Troisi in un documentario che vede l’artista partenopeo prima dietro la telecamera, come regista, e poi davanti, come attore. Tra i due c’era anzitutto un legame di amicizia e una grande stima. Martone ha dichiarato di essere entusiasta del progetto perché il cinema di Troisi “aveva la forma della vita” e perché i suoi gesti gli permettevano di farsi capire anche da chi non era napoletano.
Un ritratto a cui collabora anche Anna Pavignano, compagna di vita e lavoro di Troisi, che ha scritto tutti i film dell’attore, da “Ricomincio da tre” al “Postino”, e di cui conserva ricordi preziosi e materiale inedito.
La sua prestigiosa carriera è stata fonte di ispirazione per numerosi personaggi del mondo del cinema e della letteratura, come Paolo Sorrentino, Michael Radford, Francesco Piccolo, e anche critici come Goffredo Fofi: tutti intervengono nel film spiegando come siano stati influenzati dal regista scomparso. Lo scenario in cui avvengono le conversazioni sul grande artista non poteva che essere la sua città, Napoli.
L’idea di realizzare questo progetto cinematografico nasce dall’incontro tra Mauro Berardi, produttore di Massimo, e Fabrizio Donvito, Partner & Co-CEO di Indiana Production. Genio e mito rivivono sul grande schermo, confermando che Troisi non è mai morto nell’immaginario collettivo. Non è un caso che il film esca al cinema proprio nei giorni in cui si celebra il 70° anniversario della sua nascita (il 19 febbraio 2023).

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