SANCTUARY

GIOVEDI 1 GIUGNO 2023
SPETTACOLO ORE  21.15

VENERDI 2 GIUGNO 2023
SPETTACOLO ORE  21.15

SABATO 3 GOUGNO 2023
SPETTACOLO ORE  21.15


DOMENICA 4 GIUGNO 2023
SPETTACOLO ORE  21.15


LUNEDI 5 GIUGNO 2023
SPETTACOLO ORE 21.15


Regia: Zachary Wigon
Attori: Margaret Qualley, Christopher Abbott
Sceneggiatura: Michael Bloomberg
Fotografia: Ludovica Isidori
Montaggio: Jason Singleton
Musiche: Ariel Marx
Produzione: Charades, Hype Film, Mosaic Films, Rumble Films
Distribuzione: I Wonder Pictures

USA, 2022 - Durata: 97 min
Genere: Drammatico, Thriller

Sanctuary, il film diretto da Zachary Wigon, racconta la storia di Rebecca (Margaret Qualley), che lavora nel settore dell'intrattenimento sessuale come dominatrice. Hal (Christopher Abbott) è il suo miglior cliente, appartiene a una ricca famiglia proprietaria di una catena alberghiera e sta per ereditare una vera fortuna, di conseguenza non può continuare a intrattenere il legame con Rebecca, soprattutto perché lei conosce ogni suo segreto e perversione.
È così che Hal decide di farle visita un'ultima volta e dirle che non si vedranno mai più. Rebecca, però, non è d'accordo con la sua scelta e farà ogni cosa per fargli cambiare idea, rendendo il tentativo di Hal di tagliare il legami tra loro alquanto arduo. Seguirà una notte in cui giochi di potere e tensione raggiungeranno l'apice, mentre sia Rebecca che Hal cercheranno di lottare per prendere il sopravvento l'uno sull'altra...

Due personaggi, una stanza. Il tipo di cinema più difficile, se vogliamo, perché non deve diventare solo teatro filmato, perché i ritmi, e le parole, e i movimenti, perché tutto deve essere preciso. Impeccabile. Altrimenti tutto crolla.
Non crolla, Sanctuary. Tiene. Non è poco. Coinvolge anche.
Regge perché il copione di Micah Bloomberg (l’uomo dietro Homecoming, tra le altre cose) è teso e preciso, perché Qualley e Abbott danno corpo e calore a quelle parole. Regge perché, con qualche svolazzo di troppo, Wigon e la sua DOP Ludovica Isidori (italiana al lavoro in America) hanno trovato il modo giusto per stare addosso ai loro personaggi senza claustrofobie o morbosità. Non era scontato.

(Federico Gironi - Comingsoon.it)