SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA


VENERDI 12 luglio21.30
SABATO 13 luglio21.30
DOMENICA 14 luglio
21.30

BIGLIETTO  3,50

EDIZIONE RESTAURATA


Regia: Marco Bellocchio
Attori:  Gian Maria Volonté, Jacques Herlin, Laura Betti, Fabio Garriba, Corrado Solari, John Steiner, Carla Tatò, Jean Rougeul, Michel Bardinet, Marco Bellocchio, Gianni Solaro, Gérard Boucaron, Gisella Burinato, Enrico Dimarco
Sceneggiatura: Sergio Donati, Goffredo Fofi, Marco Bellocchio
Fotografia: Luigi Kuveiller, Erico Menczer
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Musiche: Nicola Piovani
Produzione: UGO TUCCI PER JUPITER GENERALE CINEMATOGRAFICA, UTI PRODUZIONI ASSOCIATE (ROMA), LABRADOR FILM (PARIGI)
Distribuzione: EURO FILM, 01 Distribution in collaborazione con Minerva Pictures e in anteprima al Cinema Ritrovato (per la versione restaurata in 4K del 2024)
Italia, 1972 - Durata: 93 min
Genere: Drammatico

Presentata in prima mondiale a Cannes nella sezione Cannes Classics, la versione restaurata in 4K di Sbatti il mostro in prima pagina, film diretto nel 1972 da Marco Bellocchio, sarà proiettata in anteprima italiana al Cinema Ritrovato di Bologna il 27 giugno, per poi uscire nelle sale di tutto il paese il 4 luglio, distribuito da 01 Distribution in collaborazione con Minerva Pictures.
Interpretato da Gian Maria Volonté nel ruolo del redattore capo Giancarlo Bizanti, Sbatti il mostro in prima pagina “racconta una storia che attraversa una serie di eventi reali – ha scritto Gian Piero Brunetta nella sua Storia del cinema italiano – che hanno scosso in quegli anni la coscienza del paese. Si va dai riferimenti a primi episodi terroristici, come le bombe alla Fiera campionaria di Milano del 1969, o di cronaca nera (la morte di Milena Sutter) a episodi di guerriglia urbana o a eventi traumatici come la strage di Piazza Fontana, la morte dell’anarchico Pinelli, o quella dell’editore Giangiacomo Feltrinelli”. Un film, prosegue Brunetta, che ha “la capacità di trasmetterci il senso di tensione sociale di temperatura ideologica in aumento e di lotta cieca e senza esclusione di colpi tra le varie forze organizzate, istituzionali e spontanee”.
Sbatti il mostro in prima pagina, sceneggiato da Sergio Donati e Goffredo Fofi (interessato a raccontare "il funzionamento del potere dentro i mass-media a partire da un caso di manipolazione politica"), è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Surf Film, Kavac Film e Minerva Pictures, con la supervisione dello stesso Bellocchio; i negativi scena e suono originali sono stati digitalizzati da Augustus Color e restaurati presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Per saperne di più su Sbatti il mostro in prima pagina, c'è il nostro articolo relativo all'incontro di Marco Bellocchio con la stampa italiana in occasione della prima mondiale del restauro a Cannes.

In un periodo politicamente caldo, l'8 marzo 1972, alla vigilia delle elezioni e quando la sede de "Il Giornale" ha subito un'aggressione da parte di gruppuscoli di sinistra, la quindicenne Maria Grazia, figlia del noto professor Italo Martini, viene trovata violentata e strozzata in un prato nella periferia di Milano. Il redattore-capo Bizanti, sentito il parere dell'ingegner Montelli, finanziatore de "Il Giornale", incarica di seguire il caso Roveda, un giornalista principiante, affiancandolo allo smaliziato e senza scrupoli Lauri. Dal canto suo Bizanti avvia indagini private: avvicina la professoressa Rita Zigai, amante di Mario Boni (della sinistra extraparlamentare) e in possesso del diario della defunta.