GIOVEDI 7 marzo 2024 | 21.15 |
sarà presente il regista |
Genere: drammatico
Andrea, 28
anni, deve passare l’ultima notte nella casa in Via Don Minzoni n.6 in
cui è cresciuto, venduta dopo la scomparsa della nonna, con il compito
di consegnare le chiavi ai nuovi proprietari la mattina successiva. Le
ultime ventiquattr’ore tra le mura che hanno segnato la sua infanzia
sono un lungo amarcord dove gli spazi, i colori e gli oggetti della casa
gli riportano alla mente il suo passato e mettono in dubbio il suo
futuro. In questo percorso di metabolizzazione della perdita, prima
della nonna e poi della casa del suo cuore, Andrea cerca una misteriosa
scatola blu che contiene qualcosa per lui molto prezioso.
In
quest’ultima notte è accompagnato dal suo gruppo storico di amici, che
in Via Don Minzoni hanno condiviso esperienze e momenti della loro
adolescenza e che decidono di passare la serata con lui per un'ultima
partita di poker tutti insieme, una lunga tradizione che morirà con la
vendita della casa. Tra la scomparsa della donna che lo aveva cresciuto,
il conflitto con i propri genitori e la gioia e l’amarezza di un gruppo
di amici ritrovato per il commiato alla casa e alle serate insieme,
Andrea attende l’alba della mattina successiva con la consapevolezza che
la sua vita sta cambiando per sempre.
"Via Don Minzoni n.6" nasce dall’esperienza autobiografica del regista Andrea Caciagli,
costretto a lasciare la casa storica di famiglia dopo la scomparsa
della nonna, l’ultima persona ad abitare le stanze di Via Don Minzoni.
Nella finzione cinematografica, la vendita della casa diventa
l’opportunità per il protagonista di ripercorrere i suoi ricordi e di
aprire le porte ad una nuova fase della sua vita.
Il
film, ambientato con unità di tempo, luogo e azione, si svolge tutto
nelle 24 ore precedenti alla mattina in cui il protagonista lascerà la
casa per sempre. Nel preparare le ultime scatole per la ditta di
traslochi, si riaprono cassetti della memoria che passa dagli oggetti
del passato suo e della famiglia: le vecchie fotografie, i quadri
ingialliti, i vestiti, le lettere scritte a mano. La macchina da presa
si sofferma sulle forme, sui colori, sui contorni sfumati di questi
oggetti e di queste memorie rendendo la casa un personaggio vivo e
pulsante che parla al protagonista e lo interroga su di sé. Tutto
contribuisce a riportare alla mente di Andrea ciò che quelle quattro
mura sono state per lui.
Ad
accompagnarlo in questo percorso complicato, il gruppo di amici del
liceo che decidono di ritrovarsi, dopo tanto tempo, proprio nella casa
in cui avevano passato gli anni più spensierati della loro adolescenza. È
un commiato collettivo alle stanze in cui sono cresciuti insieme, un
rito di passaggio che affrontano in gruppo, prima di lasciare Andrea
nella casa le ultime ore della notte. Lì, solo con i suoi ricordi, si
muove in quelle stanze alla ricerca di una scatola blu che contiene
qualcosa di fondamentale a completare quel rito in tempo per l’alba,
quando i nuovi proprietari entreranno in una casa non più sua.
Esce in sala, distribuito Emerafilm con Produzione 8 Production, "Via Don Minzoni n.6", il racconto di formazione, fra nostalgia e consapevolezza, per la regia di Andrea Caciagli con: Francesco Gaudiello, Lia Grieco, Mirko Risaliti, Irene Battaglia, Giusi Merli, Paolo Fratini, Carolina Pezzini, Federico Carchedi, Bruna Orlando e Andrea Butelli. La fotografia curata da Luca Galasso. Il film, in selezione ufficiale al Florence International FIlm Festival, all’Ostia International Film Festival e al Rome Indie Film Festival sarà presentato in anteprima a Roma il 22 febbraio al Cinema Delle Provincie. Il film parte dopo Roma in un tour attraverso lo Stivale che prende l’avvio in Toscana, là dove il film è stato girato.
Tappa alle Scuderie Granducali di Seravezza Giovedi 7 marzo (ore 21.15) alla presenza del regista.